- "Questo Mondo è crudele e spietato. Ma anche... bellissimo."
- —Mikasa riflette sulla sua Vita[10]
Mikasa Ackerman (ミカサ・アッカーマン, Mikasa Akkāman?) è la sorella maggiore adottiva di Eren Jaeger e il personaggio femminile principale dell'opera.
Dopo che i suoi genitori vengono uccisi da dei Rapitori nell'Anno 844, viene salvata da Eren e viene adottata dalla sua Famiglia, fino al crollo del Wall Maria nell'Anno 845.
Anche se desiderava vivere serenamente con Eren, Mikasa sceglie di seguirlo nel suo percorso militare, e si arruola assieme a lui nell'Armata Ricognitiva dopo aver partecipato al 104° Corpo di Addestramento Reclute ed essersi classificata come miglior Soldato dello Squadrone, al 1° Posto.
Aspetto[]
Mikasa è una ragazza molto in forma e ha capelli neri corti, e occhi verde chiaro. Prima dell'addestramento da soldato, Mikasa aveva i capelli lunghi fino alle spalle, ma decise di tagliarli quando Eren le consigliò di farlo per non avere ostacoli (sebbene Jean Kirschtein le avesse appena fatto un complimento proprio per i capelli).
Indossa sempre l'uniforme della Legione Esplorativa, insieme ad una sciarpa rossa, regalo che le fece Eren quando si sono conosciuti. Mikasa tiene molto a questo indumento, tanto che non se ne separa mai.
Personalità[]
Mikasa è una ragazza piuttosto riservata dopo l'omicidio dei suoi genitori; tuttavia, è ancora in grado di amare e di prendersi molta cura dei propri amici, in particolare Eren e Armin, i quali vengono considerati dalla ragazza come gli ultimi componenti della sua famiglia che non può permettersi di perdere. La sua personalità da adulta è stata molto influenzata e condizionata da Eren che, quando da bambini uccisero gli assassini dei genitori della ragazza, le disse che il mondo è un posto crudele e lei deve lottare per sopravvivere - parole che l'hanno segnata e accompagnata per tutti gli anni successivi e che le hanno permesso di diventare uno dei migliori soldati al servizio dell'umanità.
Mikasa distingue sempre efficacemente ciò che è giusto da ciò che è sbagliato, diventando molto protettiva verso Eren e facendo ogni volta il possibile per indicare al fratello ciò che sia giusto fare in determinate situazioni. Nonostante questo, Mikasa è consapevole di non poter convincere sempre il fratello e perciò lo segue quasi sempre al fine di poter intervenire nel caso Eren si metta nei guai. Mikasa tiene molto in considerazione le opinioni del fratello, tanto che quando una volta Eren le disse che i suoi capelli erano troppo lunghi la ragazza seguì il consiglio immediatamente, seppur poco prima Jean le avesse detto che i suoi capelli erano bellissimi. Malgrado questa forte lealtà, Mikasa è comunque una ragazza molto equilibrata. Possiede una volontà di ferro tanto da non perdere mai il sangue freddo controllo davanti le diverse situazioni disperate con le quali si trova faccia a faccia ogni giorno. Sa sempre cosa va fatto, non importa quanto le cose siano complicate, tanto da riuscire a rimanere concentrata e a non cedere al dolore, a differenza dei suoi compagni, anche quando pensa che Eren sia morto. Il senso di protezione verso Eren è cosi profondo che Mikasa non si ferma davanti a nulla nel momento in cui deve salvare il fratello dal pericolo, come ad esempio succede quando sta per attaccare i soldati che vogliono giustiziare il fratello o quando, sprezzante del pericolo, si scaglia contro il Gigante Femmina che ha catturato il fratello.
Passato[]
Mikasa e sua madre erano le ultime del loro clan di origine orientale (Asiatica). Prima della morte dei suoi genitori, Mikasa viveva tranquillamente con loro in una casa vicino ai terreni agricoli dentro il muro Maria. La ragazza fu sottoposta ad un doloroso rituale con il quale la madre le incise sulla pelle il marchio del loro clan orientale. Essendo l'ultima della sua "razza" avrebbe avuto un grande valore sul mercato dei trafficanti di umani e i tre rapitori che uccisero i genitori di Mikasa quando aveva solo 9 anni lo sapevano bene. Venne subito dopo salvata da Eren che uccise con l'inganno due rapitori, e il giovane protagonista, mentre stava per essere strangolato dal terzo, urlò a Mikasa di combattere per vincere. Sebbene dapprima fosse spaventata, Mikasa realizzò che il mondo in cui viveva era da sempre un luogo insensibile e crudele, uccidendo il rapitore mentre si accaniva sul futuro fratello. Questo evento risvegliò nella ragazza profondi istinti combattivi e un formidabile autocontrollo, requisiti che le diedero la possibilità di diventare un soldato pressoché perfetto qualche anno più tardi. Rimase a vivere con la famiglia di Eren vicino al muro Maria, nel distretto di Shiganshina, fino all'attacco dei Titani dell'anno 845 all'età di 10 anni. Assiste alla morte della madre adottiva e, due anni più tardi (nell'Anno 847), inizia l'addestramento da soldato con Eren e Armin, allenandosi per oltre quattro anni.
Storia[]
Mikasa, appena aver passato l'esame da soldato, viene classificata prima nel suo squadrone. Prima di poter fare formalmente domanda di ammissione nella Legione Esplorativa per poter stare vicina ad Eren e proteggerlo, il Titano Colossale attacca il muro Rose cosi come accadde 5 anni prima. Con molta costernazione, Mikasa viene assegnata alla retroguardia assieme a Annie al fine di difendere l'evacuazione dei civili verso il muro Shina dall'attacco dei Titani. Mikasa, prima di seguire gli ordine, fa promettere Eren che questi non faccia nulla di avventato. Più tardi un Titano attacca alcuni civili vicino al cancello ma Mikasa interviene tempestivamente uccidendolo. In quel momento vede il motivo per cui il gruppo di civili è fermo al cancello: un carro sta bloccando l'accesso. Mikasa chiede al proprietario di spostarlo per far passare prima le persone ma l'uomo si rifiuta e perciò la ragazza lo minaccia, facendogli cambiare idea. Una madre con la figlioletta ringraziano la ragazza, la quale ricorda il momento in cui perse i genitori e pensa ad Eren, unica famiglia che le rimane.
Cosi, appena finita l'evacuazione dei civili dal distretto di Trost, Mikasa si porta in prima linea per poter aiutare i suoi compagni. Tuttavia i pochi sopravvissuti rimasti sono a corto di gas e perciò non possono scalare le mura. Intanto, altri soldati al quartier generale del distretto si sono barricati al suo interno contro l'attacco furioso di un gruppo di Titani. Dopo aver appreso della presunta morte di Eren, Mikasa, senza perdere il suo sangue freddo, raggruppa i sopravvissuti convincendoli a irrompere al quartier generale per rifornirsi di gas.
Tuttavia, a causa della perdita di razionalità dovuta alla notizia della morte del fratello, non si accorge che sta utilizzando più gas del solito, finendolo in pochi secondi. Mentre due Titani si avvicinano, Mikasa pensa ad arrendersi e a ricordarsi i momenti passati con Eren che però all'improvviso si focalizzano sul fratello quando le urlò di lottare per non morire. Grazie a questa motivazione Mikasa si prepara ad affrontare un Titano che invece viene colpito e ucciso da un altro Titano.
Questo Titano, ignorando Mikasa, lascia tempo ad Armin per salvare l'amica e portarla al quartier generale. Notando che lo strano Titano continua ad attaccare altri Titani, i due ragazzi elaborano un piano per poterlo sfruttare fino al quartier generale e per usarlo contro l'assedio del gruppo di Titani. Grazie all'aiuto non intenzionale dello strano Titano, le reclute rimaste riescono a raggiungere il quartier generale, rifornirsi di gas e a prepararsi alla scalata del muro. Ad un certo punto, appena dopo che lo strano Titano si è liberato degli ultimi Titani, il corpo di Eren emerge dal collo del Titano che li ha aiutati. Mikasa, sollevata dalla scoperta, si precipita dal ragazzo abbracciandolo e portandolo via oltre il muro, seguita dagli altri.
Appena al di là del muro, il comandante è spaventato che Eren possa essere un Titano e tenta di giustiziarlo assieme ad Armin e Mikasa. Dopo alcuni minuti molto tesi i tre ragazzi vengono salvati quando il Comandante Dot Pixis, capo amministratore dell'area sud del territorio umano, interviene. I ragazzi vengono quindi mandati in missione al fine di bloccare la breccia nel muro usando un masso che solo Eren in forma Titanica può spostare.
Appena cominciata la missione Eren si trasforma in Titano, attaccando Mikasa per poi colpire se stesso con tanta forza da farlo svenire. Il team incaricato a proteggerlo durante il tragitto si mette a discutere su cosa fare come prossima mossa e se sia meglio lasciare da solo il ragazzo. Mikasa è quasi sul punto di attaccarli quando il leader decide di continuare a proteggere Eren finché non si sia ripreso.
Grazie all'intervento di Armin, Eren riesce infine a rinsavire e a completare la missione portando il masso nel punto prestabilito. Tuttavia viene successivamente condotto davanti ad un tribunale militare per decidere il futuro del ragazzo. Sebbene Mikasa voglia ardentemente proteggere l'amico, ella è costretta a testimoniare contro in quanto le azioni sconsiderate del protagonista hanno spaventato molti presenti all'udienza.
Qualche tempo dopo, Mikasa e gli altri utilizzatori del Dispositivo di manovra tridimensionale (3DMG) vengono sottoposti ad un ispezione dell'equipaggiamento al fine di trovare chi abbia ucciso due Titani catturati vivi. Più tardi, il Comandante Erwin Smith tiene un discorso per reclutare nuovi membri nella Legione Esplorativa, organizzazione che sta preparando una spedizione fuori le mura prevista per qualche mese dopo. Molte reclute rifiutano la proposta, ad eccezione per Mikasa, Reiner, Armin, Sasha, Christa, Connie, Jean, Berthold e pochi altri.
Durante la missione per raggiungere il Muro Maria, il Titano Femmina compare e sconfigge l'intera Legione grazie alle informazioni che le vengono fornite sulla formazione militare. Dopo aver rapito Eren, Mikasa si unisce a Levi ed insieme attaccano furiosamente la creatura fino a riuscire a riprendersi il protagonista. Sfruttando il fallimento della Legione, Armin convince Annie ad aiutarli a trovare prove da presentare al Re sulla scarsa qualità di protezione delle mura. In questa occasione Mikasa nota la mancanza di onore e impegno della Polizia Militare. La ragazza si prepara a combattere quando non riesce più a sopportare le scuse di Annie, tanto da tirar fuori il 3DMG ed istigando la nemica additandola come il Titano Femmina che li ha attaccati precedentemente.
Mikasa è consapevole che Eren in forma Titanica non è in grado di sconfiggere Annie da solo. Per questo decide di intervenire personalmente, in quanto è consapevole di essere uno dei migliori soldati. Quando il Titano Femmina tenta di scappare arrampicandosi sulla parete del muro Sina, Mikasa lo insegue senza ascoltare gli ordini del Sergente Hanje. Prima che la creatura riesca a raggiungere la cima, Mikasa le taglia le dita e la fa precipitare al suolo. In questo modo Annie viene catturata, anche se la ragazza si racchiude in un cristallo per evitare di essere interrogata. Mentre questi fatti avvengono, dalle crepe nel muro create da Annie, Mikasa nota la presenza di un Titano dormiente all'interno delle mura, simile al Gigante Colossale.
Mentre Annie viene portata nei sotterranei per sicurezza, Mikasa nota che il Titano nel muro sta respirando, anche se non si può muovere a causa della mancanza di luce solare. Mikasa, insieme ad Eren, Armin e Jean, assiste all'incontro tra il comandante Smith e la Polizia Militare.
Mikasa, Eren e gli altri membri della Legione Esplorativa salvano Reiner e alcuni compagni da un gruppo di Titani. La ragazza assiste al momento in cui Christa rivela di chiamarsi Historia. Mikasa si infuria quando viene a sapere che Reiner e Berthold sono i responsabili della caduta del Muro Maria avvenuta cinque anni prima, e soprattutto quando capisce che vogliono portare via Eren con loro. Nel momento in cui Eren e Reiner combattono, Mikasa si pente di non essere riuscita a tagliare, nell'istante in cui ne ha avuto l'occasione, la testa dei due vecchi compagni, ora diventati nemici. Quando durante la battaglia tra i due Titani trasformati vede Eren in difficoltà, Mikasa tenta di intervenire provando a colpire il collo del nemico senza successo, a causa dell'impenetrabile corazza di Reiner.
In un flashback si vede Mikasa che chiede ad Annie di insegnarle la stessa mossa che stava spiegando ad Eren, evento che ha fatto nascere scommesse tra i componenti del 104° squadrone su chi sia il combattente più forte. Mentre il combattimento tra i due Titani continua, Armin nota un punto debole nell'armatura di Reiner e, dopo aver dato le sue lame alla ragazza, Mikasa riesce a colpire efficaciemente dietro alle rotule del nemico.
Abilità[]
Mikasa è molto nota nel suo corpo di addestramento e addirittura nell'armata ricognitiva per essere uno dei soldati più forti in assoluto nonostante abbia da poco finito di diplomarsi quindi priva di esperienza in combattimento, è arrivata prima nel suo squadrone per l' appunto, surclassando tutti gli altri completamente. Oltre che un perfetto uso del dispositivo di manovra tridimensionale, eccelle nel combattimento corpo a corpo, tutto ciò è dovuto alla sua grande forza e agilità (dovuta anche all'appartenenza alla famiglia Ackerman), tuttavia ci sono lacune nelle sue capacità, ad esempio la forte manipolazione che hanno i sentimenti sulla ragazza, come quando arriva a finire subito il gas a causa dell' adrenalina creatasi per contrastare la tristezza per la "morte" di Eren.
Abilità fisiche[]
Dispositivo di manovra tridimensionale[]
Statistiche di Mikasa Ackerman[11]
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Relazioni[]
- Grisha Jaeger -
- Carla Jaeger -
- Eren Jaeger -
- Armin Arlert -
- Annie Leonhart -
- Reiner Braun e Berthold Huber-
- Jean Kirschtein -
- Levi -
Curiosità[]
- Mikasa è una parola proveniente dal Madagascar che significa "decisione" o "soluzione" mentre Ackerman è una parola tedesca che significa "contadino" o "fattore".
- Mikasa è il terzo personaggio preferito della serie, secondo un sondaggio sulla popolarità dei personaggi.
- La sciarpa che Mikasa indossa sempre le è stata regalata da Eren subito dopo essere salvata dai rapitori.
- Questo oggetto potrebbe essere un riferimento al tema del "filo rosso del fato", che simboleggia il forte legame che unisce solitamente anime gemelle e innamorati.
- La Mikasa era una nave da battaglia della marina Giapponese durante i primi anni del Novecento.
- In una delle tavole extra del Volume 11 l'autore Isayama ha disegnato alcuni protagonisti della serie trasformati in Giganti: in questa forma Mikasa diventa estremamente muscolosa, con fattezze più maschili.
Note[]
- ↑ Manga de L'Attacco dei Giganti: Capitolo 19 (p. 26) — Neil Doak afferma che Eren e Mikasa avevano 9 anni quando avvenne la tragedia dei genitori della ragazza, nell'anno 844.
- ↑ capitolo 91, pag 24-25; Passano 4 Anni dalla battaglia per la riconquista del Distretto di Shiganshina
- ↑ 3,0 3,1 L'Attacco dei Giganti Inside: Attacco ai Giganti (p. 12)
- ↑ Attack on Titan Character Encyclopedia FINAL
- ↑ L'Attacco dei Giganti Outside: Attacco agli Umani (p. 63)
- ↑ Manga de L'Attacco dei Giganti: Capitolo 2 (p. 36)
- ↑ L'Attacco dei Giganti Inside: Attacco ai Giganti (p. 14)
- ↑ 8,0 8,1 L'Attacco dei Giganti Outside: Attacco agli Umani (p. 158)
- ↑ Manga de L'Attacco dei Giganti: Capitolo 41 (p. 36)
- ↑ Manga de L'Attacco dei Giganti: Capitolo 7 (p. 23)
- ↑ L'Attacco dei Giganti Inside: Attacco ai Giganti pag 12