- "Li annienterò! Li cancellerò da questo mondo... Fino a quando non saranno tutti morti!"
- —Eren fa la sua promessa a se stesso[22]
Eren Jaeger (エレン・イェーガー Eren Yēgā) è il protagonista principale della serie Shingeki no Kyojin. È un membro dell'Armata Ricognitiva, figlio di Grisha e Carla Jaeger e fratello minore adottivo di Mikasa Ackerman[23]; è inoltre un Gigante Mutaforma e l'attuale detentore della Coordinata.
Eren è nato e cresciuto con la sua famiglia nel Distretto di Shiganshina fino all'Anno 845, quando il Gigante Colossale e il Gigante Corazzato irrompono nel Distretto, distruggendo i cancelli e permettendo l'entrata dei giganti nel Wall Maria. Quando la madre viene divorata da un Gigante Sorridente, Eren assiste impotente alla scena, promettendo di vendicare la sua morte e di cancellare ogni gigante esistente sul pianeta.[24]
Cinque anni più tardi si arruola nel 104° Corpo di Addestramento Reclute, assieme a Mikasa e al suo migliore amico, Armin Arlert. Eren si diploma tra i migliori soldati dello Squadrone, classificandosi 5° e, successivamente alla battaglia nel Distretto di Trost, si unirà all'Armata Ricognitiva.
Personalità[]
Eren è un ragazzo impulsivo e testardo, attributi che derivano dalla sua forte determinazione nel voler proteggere l'umanità ed al suo desiderio di visitare il mondo fuori dalle mura. Quando era ancora un bambino affermava fermamente di volersi unire all'Armata Ricognitiva e per questo motivo litigava con sua madre, definendo "stupide" le persone della loro cittadina. Desidera distruggere tutti i giganti dal momento in cui ha assistito alla morte di sua madre. Ha molto a cuore i propri compagni tanto da arrivare anche a rischiare la vita per salvarli. Da piccolo ha dimostrato un comportamento violento nell'atto di salvare Mikasa. Attualmente la sua rabbia violenta è completamente rivolta verso i giganti. Oltre alla forte determinazione nel desiderare la distruzione di tutti i giganti, è privo di pazienza e ciò lo mette spesso in situazioni pericolose e mortali anche se poi viene solitamente salvato dai sui compagni, in particolare da Mikasa.
Inoltre Rivaille ha notato che Eren è un mostro, non per la sua abilità di trasformarsi in gigante bensì per la sua volontà indistruttibile.
Aspetto[]
Forma Umana[]
Eren è un ragazzo con origini probabilmente germaniche, è di media altezza. Ha un viso lievemente allungato, e capelli neri, i suoi occhi sono un miscuglio tra il verde e l'azzurro. La sua pelle è appena più abbronzata di quella degli altri personaggi. Le sopracciglia sono tese e sottili, espressive quanto gli occhi, lo fanno sembrare spesso arrabbiato o infastidito. La prima volta è stato visto indossare dei normali abiti cittadini composti da pantaloni marroni, una maglietta verde con il colletto a stringa coperta da una leggera giacchetta anch'essa marrone. Più avanti nella storia indossa la tipica uniforme dell'Armata Ricognitiva. Sul collo porta sempre il filo con la chiave che gli diede suo padre.
Forma da Gigante[]
In forma Titanica Eren cambia aspetto drasticamente, anche se conserva alcuni tratti. Oltre all'imponente incremento di altezza, i capelli crescono lievemente e gli occhi si allungano e si assottigliano rispetto alla normale forma tonda ed ampia da umano. La lingua, il naso e le orecchie si fanno più sporgenti mentre i denti diventano più affilati, più numerosi e si dispongono in due diverse file. Rispetto alla maggior parte degli altri giganti, la forma da gigante di Eren sembra essere fisicamente più forte e più in forma, considerazione che si basa sulla presenza di una muscolatura agile e l'assenza di parti del corpo fuori forma
Storia[]
Anno 844[]
Quando Eren era un bambino, ha salvato Mikasa dall'essere venduta da trafficanti di umani. Tre uomini l'avevano rapita e avevano ucciso i suoi genitori, tuttavia Eren era riuscito a trovarla e ad uccidere due di essi. Il terzo uomo lo aveva sorpreso ma, mentre lo stava per strangolare, Mikasa, mostrando una forza sovrumana, si butta verso il criminale uccidendolo, dopo aver realizzato che la vita che stava vivendo era sempre una scelta tra "combattere o morire". Quando il padre di Eren ritrovò i due bambini al sicuro e illesi, Eren regalò a Mikasa la sciarpa dalla quale la ragazza non si separa mai e dichiarò che lei era diventata parte della sua famiglia.
Anno 845[]
Durante l'invasione del Wall Maria resa possibile dalla breccia aperta dal Gigante Colossale, Eren vive alcuni momenti orribili che segnano per sempre il suo futuro. Dopo aver assistito alla distruzione della sua cittadina, alla strage di umani fatta dai giganti privi di intelligenza e soprattutto alla morte di sua madre, mangiata viva da un gigante dopo che aveva provato a salvarla dalle macerie crollate di casa sua, Eren osserva che le vite degli umani sono controllate dai giganti, i quali li vedono semplicemente come bestiame. Viene tratto in salvo da Hannes, un soldato del Corpo di Guarnigione, e, tra lacrime di odio e frustrazione, giura vendetta contro ogni singolo gigante.
Anni 845-850[]
Dopo la caduta del Wall Maria, Eren, Mikasa e Armin hanno lavorato brevemente in una fattoria, abitando momentaneamente in una "discarica" fino al momento in cui hanno raggiunto l'età per potersi arruolare nell'esercito. Nei successivi quattro anni passati assieme al 104° Corpo di Addestramento Reclute si sono allenati e si sono diplomati. Eren si è piazzato 5° rispetto al resto dello squadrone.
Anno 850[]
Appena dopo essere stato ammesso nell'esercito, prima che Eren potesse fare richiesta per entrare nella Legione Esplorativa, il Gigante Colossale appare dal nulla cosi come accadde cinque anni prima nel giorno in cui il Wall Maria fu invaso. Eren lo attacca immediatamente per distruggerlo tuttavia il Titano scompare in una nuvola di vapore appena dopo aver distrutto il cancello del Wall Rose. Per far fronte alla nuova crisi, le nuove reclute vengono velocemente divise in piccoli plotoni al fine di spargersi per la cittadina e difendere le varie zone. Eren e Armin vengono messi nello stesso plotone. Alcuni loro compagni vengono uccisi e Eren, giunto in loro aiuto, viene privato della gamba sinistra fino al ginocchio dal morso di un gigante. I componenti restanti del plotone attaccano morendo tutti nell'arco di pochi istanti. Rimane solo Armin che, mentre sta per essere ingoiato da un gigante barbuto, viene salvato da Eren il quale lo lancia fuori dalla bocca del mostro prendendo il posto dell'amico. Il gigante chiude la bocca amputando un braccio a Eren e lo ingoia in un colpo.
Più avanti negli eventi viene rivelato che nello stomaco del Titano barbuto la disperazione di Eren e il suo forte desiderio di sterminare tutti i Titani lo portano a trasformarsi, per la prima volta, in un Titano, dilaniando e uccidendo il Titano barbuto dall'interno in un esplosione di rabbia. In forma Titanica Eren inizia a sfogare la sua collera distruggendo tutti i Titani che incontra. Durante lo scatenarsi della sua furia salva la vita, quasi per caso, a Mikasa, la quale stava perdendo ogni speranza di vittoria. Alcuni suoi compagni sfruttano la situazione e riescono ad usare Eren come deterrente contro i Titani per raggiungere un magazzino del quartiere generale e potersi rifornire del gas necessario alla manovra tridimensionale.
Ad un certo punto, quando i Titani sembrano aver la meglio contro Eren, Mikasa e gli altri stanno per intervenire ma vengono interrotti dalla comparsa di un Titano che ha ucciso un compagno di Eren. Quest'ultimo esplode di rabbia e ribalta la situazione a suo favore liberandosi e uccidendo il Titano. Finita la battaglia tutti rimangono stupiti quando il corpo titanico di Eren cade al suolo inerme, iniziando ad evaporare, mentre dal collo fuoriesce il corpo umano di Eren privo di ogni precedente ferita e privo di sensi. Anch'essa sorpresa dall'accaduto, Mikasa lo raggiunge immediatamente. Appena si risveglia, Eren sembra che abbia solo un vago ricordo di ciò che è accaduto durante la trasformazione e si accorge che si trova ad un angolo delle mura circondato da soldati spaventati mentre al suo fianco ci sono solo Mikasa e Armin. I soldati hanno intenzione di ucciderlo, pensando si tratti di un nemico. Un cannone fa fuoco sui tre amici ed Eren, mordendosi la mano per procurarsi una piccola ferita, si trasforma parzialmente in Titano fermando la palla di cannone che esplode nella sua mano titanica. Avendo protetto i suoi amici Eren riemerge dal collo del Titano e permette ad Armin di provare a convincere i soldati che lui non è un nemico. Armin riesce quasi nel suo intento ma quando il capo dei soldati sta per dare l'ordine di attaccare interviene il Comandante Dot Pixis che ferma l'attacco.
Viene ideato un piano per usare la forma Titanica di Eren al fine di sfruttare un enorme masso tra le macerie della cittadina e chiudere la breccia nel muro Rose. Mikasa viene assegnata nel gruppo che deve proteggere Eren mentre trasporta il masso ma, appena trasformato in Titano, il ragazzo attacca l'amica. Mikasa prova a far ragionare Eren ma questi si ferisce da solo nel tentativo di colpire la ragazza. In quel momento il corpo titanico di Eren sembra non rigenerarsi e la missione viene dichiarata fallita. Malgrado ciò il capo della squadra decide di aspettare e proteggere comunque Eren. Intanto Armin arriva e convince Mikasa ad andare ad aiutare a respingere i Titani mentre lui prova a far ragionare Eren. Alla fine l'amico riesce a far rinsavire Eren che, grazie al sacrificio di tutti i membri della squadra a sua difesa (ad eccezione di Rico, Armin e Mikasa), prende il masso e blocca la breccia. Eren ritorna alla forma umana e quando sembrano sopraffatto dai Titani rimasti all'interno vengono salvati da Levi.
Eren si sveglia incatenato in una cella di una prigione sotterranea. Levi accetta Eren nella propria squadra dopo che il ragazzo esprime l'odio per i Titani e il desiderio di vendetta. Dopo un pò di tempo Eren viene scortato da alcuni membri della Legione Esplorativa in un tribunale dove si discute se condannare a morte il giovane o lasciar usare i suoi poteri da Titano dalla Legione Esplorativa. Dopo uno scoppio di rabbia di Eren, Levi colpisce il ragazzo mostrando a tutti come egli sia il solo a poter tenere sottocontrollo la minaccia che il giovane costituisce. Il processo si conclude con la decisione che il destino di Eren sarà decretato dopo una "missione di prova" con la Legione Esplorativa.
Eren e alcuni suoi vecchi compagni di addestramento che si sono uniti alla Legione Esplorativa si allenano e imparano la formazione per la comunicazione a distanza utilizzata dalla Legione durante le missioni fuori le mura. Dopo un mese di addestramento viene stabilità una missione fuori dal muro Rose con l'obiettivo di raggiungere le rovine vicine al muro Maria. La maggior parte del gruppo, Eren compreso, non sanno quale sia l'obiettivo della missione ma si limitano ad eseguire gli ordini. Durante la missione compare un Titano anomalo dotato di intelligenza che in seguito viene nominato come il "Titano Femmina" per le fattezze molto femminili. Questo Titano insegue la formazione e in particolare il team di Eren fin dentro un'enorme foresta composta da alberi di dimensioni colossali. Il Titano Femmina uccide numerosi soldati della Legione e mentre la squadra di Eren continua ad avanzare velocemente il ragazzo è tentato dall'utilizzare i propri poteri per poter salvare gli altri combattendo con colei che li insegue. Levi lascia decidere ad Eren se intervenire o meno, ma alla fine il giovane sceglie di fidarsi della propria squadra lasciando morire gli ultimi componenti della retroguardia. Il Titano Femmina, il quale si suppone che sia un umano con gli stessi poteri di Eren, sta per catturare Eren quando viene bloccato da una pioggia di arpioni e catturato a sua volta da un imboscata dei soldati della Legione. Il gruppo di Eren, Levi escluso, si allontanano fiduciosi che il Titano Femmina sia stato catturato e l'umano al suo interno sia stato arrestato. Questo non corrisponde a realtà e il team di Eren lo scopre quando un soldato dal volto coperto uccide un componente della squadra e si ritrasforma in Titano. I tre componenti rimanenti del team chiedono ad Eren di scappare mentre loro avrebbero ucciso il Titano e, sebbene il ragazzo desideri rimanere e combattere, alla fine si decide ad andarsene. I tre vengono facilmente massacrati ed Eren, pieno di rimpianti, si trasforma in Titano ingaggiando battaglia contro il Titano Femmina.
Il giovane perde il combattimento e il suo corpo umano viene rapito dal Titano Femmina. Mikasa arriva sulla scena giusto in tempo per vedere l'amico portato via ed incomincia a inseguire il rapitore, seguita a sua volta da Levi. I due fanno squadra e riescono a recuperare Eren e a riportarlo al muro Rose, lasciando vivo il Titano Femmina. Eren si sorprende quando nota che il sorriso di Annie Leonhart è simile a quello che ha fatto il Titano Femmina quando, precedentemente, ha tolto il cappuccio per vedere in faccia Armin: più tardi il ragazzo scopre che il Titano Femmina è proprio Annie. Al momento della battaglia, quando Eren prova a trasformarsi ferendosi non riesce a causa dello shock dovuto alla scoperta che gli ha confuso la mente. Durante un incontro Eren si scusa con Levi per non aver seguito gli ordini, disobbedienza che li ha portati in una situazione difficile. Quando Mikasa e Armin decidono di prendere Annie da soli, Eren riesce finalmente a sbloccarsi e a liberare i poteri da Titano, aiutando e portando a termine la cattura del Titano Femmina.
Quando un gruppo di Titani compare all'interno delle mura e si pensa che sia compromesso il muro Rose, Eren si trova insieme alla sua squadra nell'area della possibile breccia. L'ultima volta che è stato visto stava andando al Castello di Utgard sotto il comando di Hanji Zoe al fine di usare il luogo come un edificio per la sorveglianza. Alcuni componenti della legione arrivano giusto in tempo per salvare Reiner e gli altri, ed Eren uccide un Titano femminile di 7m celebrando la sua prima uccisione da quando è nella Legione.
Durante il viaggio di ritorno, arrivati sulle mura, Reiner comincia a comportarsi in modo strano con Eren, dicendogli che lui è il gigante corazzato e che Berthold è il gigante colossale. Viene mostrato un flashback con Hanji, Eren, Mikasa e Armin che discutono sul fatto che Annie, rivelata gigante femmina, Reiner e Berthold provengono dallo stesso posto a quanto dicono i loro documenti, e che questi ultimi due potrebbero avere qualcosa a che fare con Annie. Eren dice che secondo lui è impossibile che specialmente Reiner sia un traditore, visto il suo comportamento, però riflettendo sui fatti accaduti durante la loro prima spedizione Armin ricorda che quando lui, Jean e Reiner furono raggiunti dal gigante femmina, questa afferrò Reiner, il quale riuscì a liberarsi; qui avviene il collegamento dei fatti quando Armin ricorda che il gigante femmina immediatamente dopo l'accaduto si guardava la mano tagliata, mentre prima di essere raggiunti dal gigante Reiner aveva chiesto ad Armin la locazione di Eren. A questo punto, muovendosi sull'assunzione che Reiner e Berthold siano traditori, l'obbiettivo diventa cercare di confinarli sotto terra per evitare che utilizzino il loro potere. Essendo arrivati a questo punto, sulle mura, il piano è quindi fallito, e in un tentativo di chiudere subito la faccenda, Mikasa prova ad attaccare Reiner e Berthold di sorpresa, non riuscendo però a infliggere ferite mortali ai due. A questo punto avendo tutti contro, i due si trasformano: Reiner si trasforma e rapisce Eren, il quale is trasforma a sua volta definendolo un "fottuto traditore" e ingaggia il combattimento con il corazzato, mentre Berthold si trasforma parzialmente e mangia Ymir e un altro soldato (al quale ruberà l'attrezzatura 3D). Essendo il colossale un titano lento viene preso subito di mira dalla legione, che però viene investita dall'ondata di calore del titano e mantenuta a distanza, mentre sotto alle mura il combattimento fra Eren e Reiner passa da un vantaggio di quest'ultimo a un vantaggio di Eren, il quale mette in pratica le conoscenze che lui e Annie gli hanno passato e arriva quasi a rompere l'armatura delle spalle di Reiner, non fosse che mentre il loro combattimento verge verso una conclusione, il corazzato si sposta sotto alle mura, sotto a dove è il colossale, e urla in modo da richiamarne l'attenzione. A questo punto Berthold si butta su di loro, creando un'esplosione che manda KO la maggior parte della legione, fa in modo che Eren possa essere rapito da Reiner (che si salva dall'esplosione grazie alla sua armatura) e salendo sul corazzato con anche Ymir fuggono.
Arrivati nella Foresta degli Alberi Giganti Eren si risveglia, trovando Reiner e Berthold che parlano con Ymir e rendendosi conto, su consiglio di Ymir, che a causa della rigenerazione non ancora completata, nè lui nè Ymir possono trasformarsi e quindi si trovano in svantaggio. Quando Ymir chiede a Reiner e Berthold informazioni sul Scimmia che i due stanno cercando Eren rimane in silenzio ascoltando Reiner che rivela che l'umanità non ha speranza contro i Titani. Egli e Berthold offrono a Ymir la possibilità di unirsi a loro in modo da proteggere le persone a loro più care. Mentre la ragazza ragiona sulla proposta Eren interviene furiosamente rifiutando e incolpando entrambi per il dolore che hanno causato. Spiega che si fidava di loro e che si sente tradito, specialmente perché sono la causa della distruzione della casa di Eren e della morte di sua madre. Quando nota che Ymir sta per accettare la proposta tenta invano di farle cambiare idea.
Abilità[]
Arti Marziali[]
All'inizio della storia, l'unica caratteristica di Eren degna di nota è la sua naturale forza fisica. Crescendo e allenandosi nel 104° squadrone di addestramento, Eren sviluppa notevolmente la sua abilità nel combattimento corpo a corpo, nelle quali è secondo solo a Mikasa. Dopo ulteriori allenamenti insieme a Reiner e Annie il giovane amplia le proprie capacità e qualifiche combattive, imparando ad usare efficacemente tecniche come pugni, proiezioni dell'avversario, prese particolari e di sottomissione. Sebbene queste abilità siano del tutto inutili per un umano che deve combattere un Titano, esse si dimostrano vincenti nel momento in cui Eren si trasforma e combatte i Titani in forma titanica.
Dispositivo di manovra tridimensionale[]
Durante gli inizi dell'addestramento, Eren sembra non essere in grado di usare il dispositivo di manovra 3D in dotazione ad ogni soldato. Egli tenta più volte a rimanere in equilibrio ma finisce sempre sottosopra, sbattendo la testa a terra. Per questo motivo viene deriso dagli altri componenti dello squadrone che, dopo le richieste di Eren riguardo suggerimenti nell'utilizzo dell'equipaggiamento, gli danno solo il consiglio di liberare la mente e concentrarsi, al fine di poter non cadere. Durante la sua ultima possibilità di dimostrare di poter diventare un soldato Eren riesce a rimanere in equilibrio per parecchi secondi dopo i quali si rigira e sbatte come al solito la testa sul terreno. Il comandante assiste alla scena e ordina a Tomas Wagner di scambiare l'equipaggiamento con Eren il quale ritenta e riesce a stare perfettamente in equilibrio con facilità. Il comandante fa notare ad Eren che il suo equipaggiamento era difettoso ed è incredibile che sia riuscito a rimanere anche pochi secondi in equilibrio.
Eren non ha usato molto il dispositivo da quando ha imparato ad usarlo, tuttavia ha mostrato la sua abilità nel momento in cui si è trovato davanti il Titano Colossale con il quale ha ingaggiato una breve lotta fino alla sparizione del Titano. Eren è in grado di uccidere senza difficoltà i Titani usando il dispositivo, come accade poco dopo che si unisce alle truppe della Legione Esplorativa.
Trasformazione in Titano[]
Dopo essere stato ingoiato da un Titano, in presa dalla disperazione, Eren risveglia il potere di trasformarsi in Titano egli stesso. In questa modalità egli diventa un Titano di 15m con lunghi capelli neri fino al collo, orecchie appuntite e un'enorme bocca con un'ampia dentatura. A differenza di altri Titani il corpo di Eren in questa forma è decisamente più muscoloso e definito, il che, assieme all'intelligenza ed alla preparazione militare, lo rende estremamente pericoloso. Grazie a queste abilità combinate Eren è in grado di sconfiggere facilmente interi gruppi di Titani.
Sebbene le prime volte Eren dimostri scarso controllo della forma titanica, dopo svariate trasformazioni egli impara a padroneggiare il proprio potere. Combinando le proprie abilità combattive e la propria esperienza personale alla forma titanica Eren è riuscito ad uccidere più di 20 Titani solo durante la sua prima trasformazione ed è riuscito a sopraffare e quasi uccidere il Titano Corazzato.
La trasformazione viene messa in atto autoinfliggendosi qualche ferita e mentre si rimane concentrati sull'obiettivo da perseguire. Eren è in grado di trasformarsi anche parzialmente, formando anche solo lo scheletro e qualche tessuto muscolare della propria forma titanica. Anche quando è in forma umana Eren può beneficiare di alcune peculiarità da Titano come ad esempio la rigenerazione accelerata. Non si conosce ancora da dove arrivi il potere di trasformazione di Eren, tuttavia è molto probabile che sia il risultato di un iniezione che suo padre gli fece appena dopo la caduta del muro Maria e la morte della madre Carla. A causa di alcuni ricordi repressi nella sua mente, Eren crede che la chiave per trovare la verità sui suoi poteri da Titano, e quindi la speranza dell'umanità di liberarsi dai Titani, sia nascosta nel seminterrato della vecchia casa di famiglia distrutta dall'attacco al muro Maria dell'anno 845.
Trascendere il tempo
Trascendere il tempo significa anche e soprattutto escludere tutti i condizionamenti della mente, immergersi in uno stato tale di dedizione all'attimo in cui si vive . Significa avere la capacità di resistere oltre il tempo, in qualunque condizione atmosferica e personale in cui ci si ritrova. Quest'abilità viene scoperta da Eren dopo aver toccato la mano a Historia nella terza stagione, in cui scopre di avere il potere del gigante fondatore.
Statistiche di Eren Jaeger[25]
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9/10 | ||
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3/10 | ||
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5/10 | ||
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10/10 |
Relazioni[]
- Grisha Jaeger - Eren è il secondo figlio biologico di Grisha. Quest'ultimo si prende cura del figlio con molta attenzione, come quando lo rimprovera per aver affrontato i rapitori di Mikasa tutto solo. Comprende la curiosità e la determinazione di Eren nel voler vedere il mondo fuori le mura ascoltando sempre pazientemente suo figlio. Grisha crede fiduciosamente in Eren tanto da fargli un iniezione a forza, per trasformarlo in un gigante puro, in modo da farsi mangiare da lui e trasmettergli il potere del fondatore.
- Carla Jaeger - Eren è l'unico figlio biologico di Carla. Ella si prende cura del figlio e lo rimprovera sempre del suo desiderio di unirsi alla Legione Esplorativa, nota per l'alta percentuale di morti ad ogni missione fuori le mura. A tal proposito Eren si irrita e litiga spesso con la madre ogni volta che quest'ultima lo sgrida. Più tardi, dopo la morte di Carla, Eren si pente di essere sempre stato in contrasto con la donna fino alla fine. La scomparsa della madre porta Eren a giurare vendetta contro tutti i Titani.
- Armin Arlert - Armin è il migliore amico di Eren, ed è grazie a lui se il protagonista ha potuto conoscere e sognare il mondo fuori le mura. Anche se in piccola parte, Armin è responsabile della scelta di Eren di unirsi alla Legione Esplorativa. Ogni volta che Armin si trova nei guai, solitamente a causa di bulletti locali, Eren interviene per salvarlo. Eren riconosce ed esalta spesso l'abilità dell'amico nel trovare la miglior soluzione nelle situazioni complicate, come quando Armin cerca di convincere il gruppo di soldati che li tiene alle strette del fatto che Eren non sia un pericolo per l'umanità bensì una risorsa militare importante.
- Mikasa Ackerman - Mikasa è la sorella adottiva di Eren. Mikasa considera il fratello come la sua "famiglia" ed ha un forte legame con lui. La ragazza fa di tutto per proteggere Eren e toglierlo dai guai da quando il fratello l'ha salvata dai rapitori. La sciarpa avvolta sempre al collo di Mikasa è un segno del loro passato ed un regalo di Eren dopo il salvataggio della sorella. Sebbene Eren abbia cura di Mikasa, egli prova un forte complesso di inferiorità nei suoi confronti che spesso lo infastidisce quando la sorella si comporta in maniera troppo protettiva, trattandolo come un "fratellino indifeso". Durante la riconquista del distretto Trost, Mikasa arrossisce quando Ian Dietrich allude ad un legame amoroso con Eren, dopo aver notato il forte attaccamento della ragazza al fratello. Persino Levi Ackerman è incerto riguardo al motivo che lega fortemente la ragazza ad Eren.
- Jean Kirschtein - Jean è il contrario di Eren. Il protagonista è una testa calda mentre Jean è tranquillo; Jean è pessimisticamente pragmatico mentre Eren ha dei forti ideali. Eren esprime le proprie emozioni apertamente ed è ostinato mentre Jean, sebbene rispetti le opinioni altrui, non sopporta che gli altri gli impongano i propri ideali. Eren pensa e decide con il cuore mentre Jean usa sempre la testa. Sebbene siano in grande disaccordo l'uno con l'altro, Jean, dopo aver realizzato il potenziale che costituisce la forma titanica di Eren, inizia a diventare sempre meno ostile nei confronti del protagonista. Qualche volta riescono a lavorare insieme per raggiungere determinati obiettivi, malgrado le loro divergenze.
- Connie Springer - Eren e Connie condividono lo stesso terribile passato; entrambi hanno perso casa e famiglia a causa dei Titani anni prima.
- Annie Leonhart - Eren ammira molto Annie, tanto da riuscire a farsi insegnare alcune mosse speciali da combattimento durante l'addestramento da soldati. Egli la considera una brava persona malgrado il comportamento freddo e distaccato che mostra sempre la ragazza, essendo inoltre d'accordo con lei sulle contraddizioni di alcuni aspetti del sistema militare. Quando scopre che Annie è il Titano Femmina, Eren si inorridisce a tal punto da non riuscire a trasformarsi egli stesso in Titano per qualche tempo. Persino durante la scontro tra i due ragazzi, Eren si preoccupa per Annie continuando a pensare al motivo che ha spinto la ragazza contro l'umanità. Quando Eren fallisce nel tentativo di trasformarsi per fronteggiare il Titano Femmina all'interno delle mura, Mikasa dice che ciò potrebbe essere dovuto ai "sentimenti" che il protagonista prova nei confronti di Annie.
- Reiner Braun - Eren descrive Reiner come un fratello maggiore, ammirandone la forza e le capacità. I due ragazzi si sono allenati insieme e in quella occasione Reiner ha insegnato al protagonista l'importanza del dovere nell'essere soldati e nel proteggere i più deboli. Infatti colui che Eren ammira non è ne Levi (definito il più forte dell'umanità) ne Mikasa (definita come unica, valente quanto un gruppo di cento soldati) bensì proprio Reiner. Tuttavia Eren inizia a disprezzare Reiner nel momento in cui scopre che egli è il Titano Corazzato e giura di ucciderlo in qualsiasi modo necessario.
- Berthold Huber - Eren pensa che Berthold sia semplicemente un tipo taciturno, senza però provare alcun sentimento negativo nei suoi confronti. Dopo che si scopre la sua vera identità, Eren comincia ad odiarlo definendolo come un "burattino", dovuto al ruolo che Berthold ha avuto nella morte della madre del protagonista. Eren si infuria dopo aver visto la fredda reazione del ragazzo e gli giura che renderà la sua morte più dolorosa possibile.
- Marco Bodt - Eren ha gran rispetto per Marco, riconoscendogli la capacità di pensare al gruppo prima che a se stesso. Eren ha affermato che gli piacerebbe avere in squadra Marco, e lo considera come un ottimo leader.
Curiosità[]
- Eren è il secondo personaggio preferito, appena dopo Levi, secondo un sondaggio sulla popolarità dei personaggi.
- Eren è noto per le sue risse contro i bulli locali.
- In un flashback, suo padre gli fa notare che egli non fa amicizia facilmente.
- Il nome Eren ha origini turche. Si può interpretare come "uomo", "santo", o "persona sacra". Foneticamente è simile ad "Aaron", forma anglofona di "Aronne" che si traduce dall'ebraico "Aharown" ovvero "portatore di luce".
- Il cognome di Eren, Jaeger, è molto simile alla parola jäger che in tedesco e nelle lingue norrene significa "cacciatore".
- La sigla iniziale dell'anime nota come Guren no Yumiya sembra fare riferimento a questo in una delle prime frasi della canzone ("Sie sind das Essen und wir sind die Jäger!" trad. "Loro sono il cibo e Noi siamo i cacciatori!").
- In un intervista Hajime Isayama ha dichiarato che la forma Titanica di Eren è basata sull'artista marziale giapponese Yūshin Okami, elogiandolo come "il fisico ideale di un esperto artista marziale peso medio".
- Guren no Yumiya (trad. Arco e Freccia Cremisi) è il motivo musicale di Eren.
Note[]
- ↑ capitolo 18, p 14
- ↑ capitolo 23, p 36
- ↑ capitolo 32, p 29
- ↑ capitolo 72, p 23-25
- ↑ Manga de L'Attacco dei Giganti: Capitolo 19 (p. 26) — Neil Doak rivela che Eren aveva 9 anni nell'Anno 844. Eren sarebbe quindi nato nell'Anno 835 e, attualmente, avrebbe 15 Anni.
- ↑ capitolo 91, pag 24-25; Passano 4 Anni dalla battaglia per la riconquista del Distretto di Shiganshina
- ↑ 7,0 7,1 L'Attacco dei Giganti Inside: Attacco ai Giganti (p. 7)
- ↑ capitolo 91, pag 24-25; Passano 4 Anni dalla battaglia per la riconquista del Distretto di Shiganshina
- ↑ L'Attacco dei Giganti Outside: Attacco agli Umani (p. 63)
- ↑ Manga de L'Attacco dei Giganti: Capitolo 2 (p. 36)
- ↑ L'Attacco dei Giganti Inside: Attacco ai Giganti (p. 9)
- ↑ Manga de L'Attacco dei Giganti: Capitolo 10 (p. 9 & 14-15)
- ↑ Manga de L'Attacco dei Giganti: Capitolo 7 (p. 30-31)
- ↑ Manga de L'Attacco dei Giganti: Capitolo 8 (p. 9)
- ↑ Manga de L'Attacco dei Giganti: Capitolo 8 (p. 17)
- ↑ Manga de L'Attacco dei Giganti: Capitolo 8 (p. 31)
- ↑ Manga de L'Attacco dei Giganti: Capitolo 9 (p. 2)
- ↑ Manga de L'Attacco dei Giganti: Capitolo 9 (p. 25-29)
- ↑ Manga de L'Attacco dei Giganti: Capitolo 41 (p. 39-40)
- ↑ capitolo 68, pag 34-37; Eren contribuisce all'abbattimento del Gigante di Rod Reiss, facendogli esplodere la testa con dei barili pieni di polvere da sparo in modo da permettere a Historia di accedere al suo corpo umano e di ucciderlo.
- ↑ Manga de L'Attacco dei Giganti: Capitolo 50 (p. 29-34) — Eren risveglia inconsapevolmente il potere della Coordinata e i giganti nei paraggi gli obbediscono, scagliandosi contro il Gigante Sorridente e facendolo a pezzi.
- ↑ Manga de L'Attacco dei Giganti: Capitolo 2 (p. 34-35)
- ↑ capitolo 2
- ↑ Manga de L'Attacco dei Giganti: Capitolo 2 (p. 34-35)
- ↑ L'Attacco dei Giganti Inside: Attacco ai Giganti pag 7