La Strada Favorevole è il 4° ed ultimo capitolo del 6° Volume, e il 26° capitolo in totale del manga Shingeki no Kyojin, scritto e illustrato da Hajime Isayama.
Breve Riassunto[]
Eren ricorda quando, giorni prima della spedizione, si trasforma accidentalmente in un Gigante e la Squadra Operazioni Speciali tenta di ucciderlo per sedare la minaccia. Dopo che vengono calmati da Levi, i suoi uomini capiscono di aver sbagliato a comportarsi così nei confronti di Eren e si scusano con lui tutti e 4. Tornati nel presente, Eren capisce che la scelta migliore che può fare è fidarsi di Levi e della sua squadra e decide di non trasformarsi in un Gigante e continuare la missione. Dopo altra strada, la Squadra conduce il Gigante Femmina in una trappola ideata da Erwin e il mostro viene catturato dall'Armata Ricognitiva.
Sommario[]
Eren ripensa ai giorni in cui Levi, la sua Squadra e Hange hanno tentato di eseguire degli esperimenti sulla sua abilità di trasformarsi in un Gigante. Dopo che il ragazzo si trasforma accidentalmente, gli uomini di Levi lo accerchiano mentre il Capitano tenta di calmarli. Auruo e Gunther minacciano di attaccare Eren qualora non sia in grado di scagionarsi e dimostrare che non l'abbia fatto apposta, mentre Erd chiede disperato ad Eren perché l'abbia fatto, quasi come a non voler credere a ciò che è successo. Petra prova a mettere al sicuro il Capitano Levi mentre lui cerca di calmare i suoi uomini e di ricomporli. La tensione sale e tutti diventano gradualmente più aggressivi visto che Eren non risponde, fino all'arrivo della Caposquadra Hange che, con enorme entusiasmo, chiede ad Eren il permesso di poter toccare il braccio del Gigante. Mentre Hange si compiace e sprizza gioia da tutti i pori, Eren riesce a staccare il suo braccio da quello del Gigante che, lentamente, svanisce in una nube di vapore caldo. Hange osserva incuriosita l'evolversi della situazione e Levi chiede ad Eren se stia bene. Tutti si calmano e la situazione torna alla normalità.
Eren parla con Levi in una zona separata del castello e si dice depresso per via dell'accaduto. Tutti i membri della Squadra adesso non si fidano più di lui e Levi afferma con decisione di averli scelti per questo motivo. Essendo tutti e 4 dei veterani dell'Armata Ricognitiva, Erd, Petra, Gunther e Auruo hanno un sacco di esperienza alle spalle e, ovviamente, hanno agito in quella situazione pensando alla peggiore delle ipotesi, dando quindi prova di grande lucidità di pensiero e coordinazione.
Hange fa chiamare entrambi e tutti si riuniscono nella sala da pranzo per una spiegazione della Caposquadra. Lei ha trovato un cucchiaino tra le dita della mano del Gigante fin che esse stavano svanendo, deducendo quindi che per la trasformazione di Eren non occorre solo un'autolesione, ma serve anche un obbiettivo ben specifico (come ad esempio l'"uccidere tutti i Giganti", il "devo difendere me e i miei amici dalla cannonata" o il "devo chiudere la breccia nel Wall Rose"). Eren trova comunque insensato il trasformarsi per raccogliere un cucchiaino e Hange afferma di dover sviluppare nuove ipotesi per spiegare l'accaduto. Il ragazzo dimostra quindi alla Squadra Operazioni Speciali di non averlo fatto intenzionalmente e quindi tutti e 4 si mordono la mano in segno di scuse. Petra afferma dispiaciuta che, in quel momento, non potevano fidarsi di lui, ma che adesso sono tutti in grado di farlo. Se non si lavora in Squadra la vittoria contro i Giganti risulta impossibile, quindi Petra chiede ad Eren di fidarsi del Capitano Levi e di tutta la sua Squadra.
Tornati nel presente, il Gigante Femmina ha quasi raggiunto la Squadra Operazioni Speciali e Petra chiede ad Eren cos'ha finalmente scelto. Eren capisce che senza la fiducia reciproca non è possibile lavorare in Squadra quindi, come consigliato dal Capitano, fa una scelta di cui è sicuro che non si pentirà: continuare ad avanzare seguendo le direttive e fidandosi della sua Squadra. Un ultimo uomo viene catturato e smembrato addosso ad un albero dal Gigante, ed Eren gli chiede perdono sotto voce, perché se avesse scelto diversamente, sarebbe riuscito a salvarlo. Levi quindi ordina a tutti di aumentare la velocità con i cavalli in modo da fuggire più velocemente. Eren guarda i suoi compagni e capisce cosa voleva veramente: avere qualcosa di nuovo in cui credere e in cui fare affidamento totale, qualcosa di forte come Levi e la sua Squadra. Mentre il Capitano guarda avanti, tutti lo seguono ciecamente e affidano a lui e alla sua decisione la loro vita, senza mai voltarsi indietro per osservare il nemico. Quando il Gigante Femmina tende la mano in avanti per catturare Eren che nel frattempo ha raggiunto, un urlo potente interrompe il silenzio: il Comandante Erwin ordina a tutti di sparare e arpioni partono da ogni dove e fermano l'inarrestabile avanzata del mostro. Tutto si blocca e nella foresta cala il silenzio, mentre Levi ordina ai suoi uomini con freddezza di allontanarsi quanto basta per nascondere Eren e passare alla manovra tridimensionale, andandosene con il dispositivo e lasciando il comando della Squadra ad Erd. Tutti restano stupefatti per via dell'inaspettata conclusione della corsa, ed Eren si lascia andare alla felicità dopo aver capito di aver fatto la cosa giusta a fidarsi di Levi e della Squadra.
Il Capitano raggiunge Erwin su un albero e gli dice che non sarebbero stati in grado di catturare il Gigante Femmina se non per gli innumerevoli sacrifici degli uomini che hanno tentato di fermarlo. Il Gigante guarda a terra con volto scuro, mentre Levi si dice pronto a scoprire chi vi è all'interno.
Personaggi in Ordine di Apparizione[]
- Moblit Berner (Flashback)
- Hanji Zoe (Flashback)
- Auruo Bossard (Flashback)
- Levi Ackerman (Flashback)
- Eren Jaeger (Flashback)
- Petra Ral (Flashback)
- Erd Yin (Flashback)
- Gunther Schultz (Flashback)
- Gigante Femmina
- Ultimo Uomo che Cerca di Fermare il Gigante Femmina
- Berthold Huber (Flashback)
- Christa Lens (Flashback)
- Reiner Braun (Flashback)
- Mikasa Ackerman (Flashback)
- Jean Kirschtein (Flashback)
- Sasha Blouse (Flashback)
- Armin Arlert (Flashback)
- Annie Leonhart (Flashback)
- Connie Springer (Flashback)
- Samuel Linke-Jackson (Flashback)
- Marco Bodt (Flashback)
- Erwin Smith