Shingeki no Kyojin Wiki
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"Non possiamo morire rinchiusi dentro l'ultima Cinta Muraria! Per questo motivo... Vi chiedo di morire qui!"
—Il Comandante Pixis termina il suo discorso.

Il Simbolo è il 3° capitolo del 3° Volume, e il 12° capitolo in totale del manga Shingeki no Kyojin, scritto e illustrato da Hajime Isayama.

Breve Riassunto[]

Parlando con Armin, Pixis capisce che è possibile utilizzare il Gigante di Eren per tappare ala Breccia nel Wall Rose con un enorme roccia, salvando così il Distretto di Trost. Armin spiega il piano ai subordinati di Pixis, mentre l'uomo raduna tutte le truppe del Corpo di Guarnigione per annunciare il piano per la riconquista del Distretto, presentando Eren come un esperimento atto a trasformare un Essere Umano in un Gigante. Dopo aver esplicitato le basi del piano molti Soldati scappano per l'assurdità dello stesso, preferendo passare le ultime ore della loro vita con le proprie famiglie piuttosto che combattere per un piano inconcreto che porterà ancora più morte. Tra la confusione generale, molti ufficiali minacciano di giustiziare i disertori ma, all'improvviso, Pixis solleva dall'incarico tutti coloro che scapperanno, spronandoli però a restare in modo che riescano a proteggere le proprie famiglie con il loro intervento. Il discorso convince tutti a restare e l'operazione parte. Eren viene affidato ad una Squadra d'élite composta dai migliori componenti della Guarnigione e si dirige verso la posizione della roccia. Eren si trasforma in Gigante ed è pronto per alzare la roccia ma, tutt'a un tratto, osserva Mikasa e la colpisce con un violento pugno.

Sommario[]

Dai rapporti ottenuti dall'Armata Ricognitiva, l'intera popolazione dei Giganti proviene dai luoghi a sud delle Mura, come testimoniato dal fatto che il primo Distretto a crollare fu Shiganshina, nell'Anno 845. Dopo il crollo, molti presupposero che il prossimo Distretto a venir attaccato sarebbe stato quello di Trost, informando quindi per tempo il Comandante del Corpo di Guarnigione, Dot Pixis, ossia colui che ha piena autorità sulle decisione prese per la difesa della razza umana all'interno delle Mura.

L'uomo salva Eren, Mikasa ed Armin dalle minacce di Kitz Werman, e li porta sulla cima del Wall Rose per parlare della situazione ed elaborare un piano per salvare il Distretto di Trost. Nonostante la città stia per essere distrutta dai Giganti e muoiano Soldati in ogni via, Pixis tiene costantemente la grande calma e il grande autocontrollo che lo caratterizzano, facendosi riconoscere dai protagonisti per la sua profonda eccentricità. Come riferitogli dai ragazzi, Pixis capisce che andare nella Cantina di casa Jaeger sarebbe la soluzione al mistero della trasformazione in Gigante di Eren e alla scomparsa di suo Padre. Armin riferisce inoltre al Comandante che con l'aiuto del potere di Eren sarebbe possibile spostare un enorme roccia nel Distretto per coprire l'immensa Breccia creata dal Gigante Colossale, gettando così le basi per un piano che impedirà l'entrata di altri Giganti e salverà il Distretto. Pixis chiede ad Eren se sarà in grado di metterlo in atto e il ragazzo risponde affermativamente e con determinazione. Quando Pixis chiama dei suoi subordinati per diffondere il piano, Eren parla con Armin della possibilità che i nemici non siano soltanto i Giganti, come supposto da lui e, probabilmente, anche dal Comandante.

Roccia di Trost

La gigantesca roccia pensata da Armin per chiudere la Breccia nel Wall Rose

Quando il piano di Pixis sta per essere annunciato, i Soldati vengono radunati ai piedi di una delle pareti murarie del Distretto. Il malcontento generale per le scelte prese dal Corpo di Guarnigione crea ansia e panico tra i Soldati, infatti alcuni di loro cercano delle scappatoie per ritirarsi dalla battaglia. Mentre Marco cerca di fermare un'altro tentato suicidio di Dazz, un ufficiale della Guarnigione afferma che eliminerà il ragazzo prima che si tolga la vita. Dazz, di risposta, ammette di voler essere giustiziato piuttosto che farsi divorare dai Giganti. Più in là, due ragazze (presumibilmente reclute) osservano con invidia Dazz, ammettendo che anche loro vorrebbero avere il coraggio di scegliere di che morte morire. Un uomo compare dietro di loro, intimandole a seguire il loro desiderio e farsi giustiziare creando più confusione possibile, in modo da dare la possibilità a lui di scappare. Jean, che era nelle vicinanze, chiede all'uomo dove ha intenzione di andare quando sarà fuggito, e lui risponde con sicurezza dicendo che tornerà da sua figlia per passare con lei le ultime ore della sua vita, prima della prossima (e probabilmente ultima) invasione dei Giganti nel Distretto.

Eren e Pixis si avvicinano al punto della Muraglia indicato per annunciare il piano, mentre parlano della situazione degli Esseri Umani affermando che, se non cominceranno a diventare più uniti e determinati ad eliminare il nemico comune, gli uomini non potranno più vincere. Tra i Soldati sulla cima della Muraglia, Eren nota Hannes. I loro sguardi si incrociano e l'uomo è felice di vedere Eren in salute, anche se non comprende il perché sia accanto al Comandante. Urlando dalla cima del Muro, Pixis introduce ai Soldati il piano per la riconquista del Distretto di Trost, presentando a tutti Eren Jaeger come un ragazzo sottoposto a degli esperimenti per la trasformazione di un Essere Umano in Gigante. Dal basso, Jean ascolta preoccupato le parole del Comandante, capendo che l'identità di Eren è venuta a galla. Connie ascolta incredulo le parole di Pixis, chiedendo ad Ymir se non è riuscito a capire le parole del Comandante per via della sua stupidità. La ragazza gli ordina di stare zitto, chiamandolo "idiota" e sembrando molto interessata alla spiegazione di Pixis. Proseguendo con il piano, Pixis afferma che, con il suo potere, Eren riuscirà ad alzare un immensa roccia nei pressi del Cancello del Distretto e a chiudere la Breccia, ordinando a tutti di fornirgli protezione durante il tragitto. Più in là, Armin esplicita il suo piano a Gustav e Anka, sottoposti di Pixis che informeranno gli altri ufficiali dello svolgimento della missione. Armin spiega che sarà necessario attirare i Giganti nel Distretto lontani da Eren utilizzando la presenza di un gran numero di Soldati. Inoltre, sarà inevitabile affrontare i Giganti che entreranno dalla Breccia durante la missione, perciò è di vitale importanza affidare una Squadra d'élite con i migliori membri del Corpo di Guarnigione a difesa di Eren. La base del piano c'è, ma Armin rimane dubbioso su alcuni punti ancora da risolvere, mentre Gustav ritiene comunque bassa la probabilità di riconquista del Distretto dopo aver constatato che il Wall Rose potrebbe venire attaccato ancora e i Soldati sono troppo terrorizzati per contrattaccare.

Dopo aver ascoltato il piano da terra, i Soldati si agitano e molti decidono di ritirarsi tra la confusione generale. Dazz afferma disperato che non sacrificherà la sua vita per qualcosa di insensato e inconcreto come il piano di Pixis e decide di andarsene per passare l'ultimo giorno della sua vita con la sua famiglia. Vedendo la resa di molti Soldati, il Capitano Werman estrae la spada e minaccia di giustiziare tutti i disertori che decideranno di andarsene. Quando la situazione sembra che stia andando fuori controllo, Pixis aggiunge che, chiunque desidererà andarsene, sarà congedato e sollevato dal suo incarico. Nell'incredulità generale, Pixis continua invitando i Soldati che non se la sentono di combattere ad andarsene, informandoli però che, se rifiuteranno di affrontare i Giganti, faranno provare lo stesso terrore che hanno sperimentato loro sulla pelle delle proprie famiglie. Tutti si bloccano dopo aver ascoltato l'ultima simbolica frase. L'uomo che precedentemente parlava con Jean si rende conto che, se si arrenderà, condannerà a morte certa sua figlia, convincendosi a tornare indietro e a continuare a lottare per proteggerla. Dopo aver visto il ritorno di Dazz e di molti altri Soldati, Eren si rende sempre più conto che le speranze di tutti albergano in lui. A questo punto, Pixis rivela informazioni segrete che il Governo Reale ha insabbiato per la salvezza dell'Umanità, ossia la grande chiamata di leva a cui furono sottoposti tutti gli abitanti del Wall Maria anni prima per riconquistare la Muraglia perduta dopo l'attacco del Gigante Colossale, in modo da eliminare la gran parte della popolazione delle Mura evitando così una sovrappopolazione che sarebbe sfociata presto in guerra. Perdere la battaglia nel Distretto di Trost significherebbe il ripetersi dello stesso evento, tenendo però conto che, se venisse perso anche il Wall Rose, in poco tempo gli umani si autodistruggerebbero a seguito di violente guerre territoriali all'interno dell'ultima cinta muraria rimastagli, ossia il Wall Sina. Detto questo, Pixis sprona i Soldati a combattere per la salvezza del genere umano e chiede a tutti di essere pronti a morire in quel luogo.

Eren tenta di uccidere Mikasa

Eren tenta di uccidere Mikasa sferrandole un pugno

La missione parte ed Eren viene affidato alla Squadra d'èlite del Corpo di Guarnigione mentre per le vie del Distretto i Soldati distraggono i Giganti per allontanarli dal ragazzo. I membri d'èlite sono guidati dal Capitano Ian, che chiede ad Eren di fare del suo meglio per portare a termine la missione. Quando sceglie il punto della Muraglia da cui lanciarsi con il dispositivo di manovra tridimensionale, Ian ordina a tutti di muoversi verso la posizione della roccia, mentre Eren accelera più degli altri, determinato a completare l'obbiettivo per rendere realtà le speranze che tutti i Soldati presenti a Trost infondono in lui in quel giorno. Eren si trasforma mordendosi la mano nel cielo, cadendo su di un abitazione. Una volta rialzatosi sembra pronto per cominciare l'operazione, ma si blocca a guardare Mikasa per un attimo. Mikasa rimane incuriosita dallo strano comportamento del fratello che, improvvisamente, scaglia un potente pugno contro di lei sotto gli occhi sbigottiti della Squadra d'élite.

Personaggi in Ordine di Apparizione[]


Curiosità[]

  • Iscrizione sulla Roccia di Trost

    Insegna nei pressi della Roccia di Trost

    Accanto alla roccia che sarebbe utilizzata per tappare la Breccia secondo il piano di Armin, vi è un'insegna scritta nella lingua delle Mura che, in katakana sarebbe traducibile in questo modo: "マ チ ガ タ ツ イ ゼ ン カ ラ コ ノ チ ニ ア ル オ オ イ ワ". In Italiano la traduzione è la seguente: "Questa Roccia è qui da prima della costruzione della Città"[1]
  • L'uomo che parla con Jean e desidera rivedere sua figlia prima di morire potrebbe essere il Padre di una bambina comparsa nel Capitolo 5, la stessa che ringrazia Mikasa dopo che la ragazza convince il mercante a spostare il grosso carro di merci che bloccava l'uscita del Distretto.[2] Infatti, il personaggio è molto somigliante alla bambina comparsa nel flashback dell'uomo nella pagina 26 di questo Capitolo.
    • Altra dimostrazione di ciò potrebbe essere un affermazione della Madre della bambina prima dell'arrivo di Mikasa, sempre nel Capitolo 5. La donna dichiara che il Padre della figlia è intento a combattere i Giganti dalla cima delle Mura, facendo quindi presupporre che appartenga al Corpo di Guarnigione esattamente come il personaggio comparso in questo Capitolo.[3]



Note[]

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