I Cannoni sono l'arma usata originariamente per attaccare i giganti, prima dell'invenzione del Dispositivo di manovra tridimensionale.
Malgrado si possa far esplodere la testa del nemico in un sol colpo, metà dei Titani colpiti riescono a rigenerarsi senza problemi in pochi minuti. L'unico modo sicuro per uccidere un Titano è quello di colpire a fondo la base posteriore del collo, precisamente alla nuca. I cannoni vengono ancora utilizzati come postazioni difensive, specialmente sopra le Mura e vicino ai cancelli durante gli attacchi dei Titani. La divisione dell'esercito a difesa dell'alta muraglia è il Corpo di Guarnigione e perciò è il corpo militare che solitamente utilizza questa attrezzatura bellica.
I cannoni possono essere usati per sparare due diversi tipi di munizioni: granate singole e colpi a mitraglia. Le granate esplodono con grande forza all'impatto e perciò vengono indirizzate verso le nuche dei Titani al fine di farli fuori in un solo colpo. I colpi a mitraglia sono munizioni utilizzate solamente per rallentare i Titani in quanto hanno bassa forza di penetrazione ed alta dispersione nello spazio circostante.
Prima della breccia nel Muro Maria, i cannoni utilizzati lungo il perimetro delle Mura avevano una mobilità limitata e potevano essere impiegati solo in un punto per colpire dentro o fuori la muraglia difensiva.
Successivamente si inizia ad utilizzare delle rotaie che, percorrendo l'intero perimetro sopra le mura, offrono la possibilità di concentrare i cannoni in un unico punto per poter affrontare efficacemente gruppi di Titani
Prima dello sparo, il cannone deve essere saldamente fissato a terra per prevenire il rinculo che potrebbe farlo uscire dai binari. I cannoni sulle Mura hanno anche la possibilità di essere puntati verso il basso, potendo cosi investire il nemico con raffiche di colpi, lasciano ben poche probabilità di sopravvivenza o di rappresaglia.
Durante la battaglia del Distretto di Trost il Gigante Colossale colpisce le rotaie montate sulle Mura per evitare che i cannoni possano essere spostati in quel punto.